L’auto elettrica è trendy, forse anche un po’ snob e racchiude molti pregi, ma ha anche un punto debole, così grave che potrebbe arrivare a segnarne il “de profundis”: non fa rumore. Beh, direte voi, che problema c’è? A tutti piacerebbero città più silenziose e a misura d’uomo. Già, ma sta precisamente nel concetto di “a misura d’uomo” l’inghippo. E’ infatti proprio il rumore prodotto da una vettura quello che vi ha salvato decine di volte dall’esserne investiti. Quando attraversiamo la strada, per esempio, il più delle volte ci affidiamo più al nostro udito cha alla vista per percepire l’arrivo di un’auto, magari perché siamo al telefono. Di qui la grande importanza per la sicurezza del “rumore” prodotto dall’automobile.Il problema non è nuovo e da tempo in Europa le Case hanno provato a creare uno standard di rumore da applicare alle vetture elettriche, ma senza risultati apprezzabili. Oltreoceano, invece, dove il pragmatismo la fa da padrone (e dove si sono registrati a oggi quasi 3000 incidenti tra veicoli elettrici e pedoni), la NHTSA, l’ente che sovrintende alla sicurezza stradale ha già bruciato le tappe e proposto un protocollo che contiene le specifiche cui deve attenersi il generatore di suono che svolgerà nelle auto elettriche in cirbcolazione negli USA il ruolo di avvertimento nei confronti dei pedoni. La misura riguarderà ogni tipo di veicolo, autocarri compresi e il suono verrà emesso fino al raggiungimento della velocità di 35 km/h, oltre la quale il rumore prodotto dagli pneumatici sarà preponderante. Insomma, l’esperienza tutta americana del tradizionale camioncino dei gelati di quartiere ha fatto scuola e potremmo presto vederne i frutti anche da noi.

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