Il marchio Voxan era l’unico che producesse soltanto moto in terra francese. In passato le realizzazioni impiegavano un bicilindrico a V attorno a 1000 cm3, ma dopo l’acquisizione nel 2010 da parte della Venturi (monegasca, core business auto elettriche), le cose sono cambiate parecchio. Tanto che al salone del motociclo di Parigi che si è aperto ieri è stata presentata l’elettrica WATTMAN, progettata, come cita il sito, nel principato di Monaco ma realizzata in Francia. Si tratta di una cruiser imponente e massiccia, non priva di un certo fascino ma decisamente ingombrante nella parte centrale, destinata a contenere unità motrice e batterie. Le caratteristiche sono da maxi: potenza di 200 CV e coppia di 200 Nm, questi ultmi come al solito, con le realizzazioni elettriche, erogati dallo spunto. E proprio la coppia, tramessa al suolo tramite lo pneumatico da 240, è il punto di forza della WATTMAN, che promette uno 0-100 in 3,4 secondi e uno 0-160 in 5,9. 160 Km/h, tra l’altro è pure la velocità massima della moto, invero non molto elevata ma sufficiente, con tanta dichiarata souplesse. E veniamo al tema sensibile: l’autonomia. La Voxan dichiara una “strabiliante meno di mezzora” per ottenere l’80% della ricarica con un pacco di accumulatori al litio della bellezza di 12.8 kWh (la Nissan Leaf dispone di 24 kWh) grazie, attenzione, al caricatore europeo omolgato Combo, ad alta intensità. Altrimenti ce n’è uno integrato per la carica da una comune presa. Quanto tempo occorre in questo caso? Vabbè, quisquilie, tanto che la Voxan non lo dichiara nemmeno. Ma temo proprio che con 12.8 kWh siamo almeno sulle 8 ore, se bastano. E l’autonomia? 180 chilometri, mica tanti per una cruiser. E se poi non trovi il Combo?

Cambio di paradigma
Dal salone dell’auto a quello della moto, da Parigi all’EICMA di Milano. Da un mondo che cambia forse in peggio a una manifestazione che conferma