“i”, oltre che i prodotti Apple, sta anche le elettriche di BMW. Ma le prime due della serie, la cittadina i3 e la supersportiva (così dicono, almeno) i8, rischiano di restare anche le uniche. Secondo il responsabile della produzione Harald Krüger, infatti, nonostante il marchio abbia già depositato i nomi da i1 a i9 per le future automobili della gamma, prima di debuttare con un nuovo prodotto occorrerà vedere come evolve la domanda. Dopo un investimento di quasi 2 miliardi di euro, la casa dell’elica bianco azzurra deve fare bene i suoi conti. Per la i3 ci sono finora circa 11.000 ordini, un dato (sembra) superiore alle aspettative ma comunque basso in assoluto. I tempi di costruzione sono poi piuttosto lunghi (6 mesi per la consegna delle prime auto), non tanto per la struttura in fibra di carbonio sviluppata con la SGL Carbon (che ha implementato anche il primo processo industriale in linea per questo materiale), ma perché l’impianto di Lipsia funziona a ritmo ridotto viste le premesse di mercato. Considerato poi che BMW non ha intenzione di costruire la i3 anche in Cina, l’area geografica di maggior interesse per l’elettrico viste le intenzioni del governo, è assai probabile che rimarremo a lungo tra il 3 e l’8.

Tempi elettrici
Il test di accelerazione con la Kia EV6 GT mostra che una crossover elettrica può competere tranquillamente con una supercar. Fino a non molto tempo