Un team di ricerca del Virginia Tech (Usa) ha sviluppato una batteria che funziona a zucchero, ha una elevata densità di energia (superiore alle batterie al litio) e potrebbe sostituire le batterie tradizionali perché è più economica. I risultati ottenuti da Y. H. Percival Zhang, professore della facoltà, sono stati pubblicati ieri sulla rivista Nature. Il progetto non è il primo a impiegare carboidrati, ma in questo caso la densità di energia è di un ordine di grandezza maggiore rispetto a quella delle altre realizzazioni. Zhang sostiene che in appena tre anni la nuova batteria potrebbe essere già industrializzata e impiegata in telefoni cellulari e dispositivi elettronici e ciò apre la strada all’impiego anche nell’autotrazione. L’accumulatore, definito tale in quanto ricaricabile, funziona però più come una fuel cell perché combina maltodestrina, un polisaccaride ottenibile dal’amido e aria per generare elettricità e acqua come principali sottoprodotti. Diversa dalle pile a combustibile funzionanti a idrogeno e da quelle a metanolo, la batteria non é esplosiva né infiammabile e pesa poco, inoltre tutti i suoi costituenti sono completamente biodegradabili. L’uso nelle auto avrebbe inoltre l’eccezionale pregio di non richiedere la ricarica mediante una connessione elettrica, ma il semplice rifornimento di maltodestrina, rapido e capace di dare immediatamente alla vettura la piena autonomia. Sarebbe l’ideale per le spedizioni nel deserto: carburante e provviste in un sol colpo!

Ora tocca agli scooter
Dopo le auto, ora le due ruote: gli incendi degli accumulatori al litio aprono un caso in India, dove la crescente diffusione degli scooter elettrici