Mitsuoka vi dice niente? Facile. E’ un costruttore giap, o meglio un carrozziere specializzato in quelle che i più potrebbero definire “stranezze” ma che secondo me sono più che altro delle auto brutte, tanto kitsch da diventare quasi un must (ricordate la Ford Scorpio?). Le vetture sono realizzate sulla base telaistica di Mazda MX-5 e Nissan March (leggi Micra da noi) e si rifanno (secondo il gusto Mitsuoka) a modelli storici british, come nel caso della Viewt, copia in sedicesimo di una Jaguar d’annata. La Himiko ha invece qualcosa di Morgan, mentre la Galue, in versione coupé e cabrio, con quel radiatore a partenone, strizza l’occhio addirittura a una Rolls. Ma il canto del cigno è la sportiva, la Orochi, che prende il nome da una leggendaria creatura del mito nipponico, Yamata-no-Orochi e, unica della produzione, non fa riferimento a modelli UK. Venduta sul solo mercato interno a un filo meno di 90.000 euro al cambio, ha un motore Toyota V6 da 3,3 litri e 233 CV. Vista da dietro o di lato potrebbe anche essere passabile, ma il frontale… Ora verrà messa fuori produzione; d’altro canto non ne hanno fatte più di una decina. Eppure un mercato ce l’ha. Perchè, vuoi mettere la scena?

Tutta sua la città
Anche Renault, dopo Citroen, annuncia l’ingresso nella micro mobilità urbana. Si chiama EZ-1, è una due posti lunga 2,3 metri e per ora è solo