A chi non è capitato di constatare quale enorme differenza ci sia tra i consumi dichiarati dalle Case in base al ciclo UE e quelli reali? L’argomento è entrato anche nel mirino degli americani: la Commisione Federale Trasporti e Ambiente, infatti, ha dichiarato che il ciclo europeo, NEDC (New European Driving Cicle) non descrive adeguatamente i consumi delle auto per il suo forte distacco dalle reali condizioni di guida. Le differenze (cioé i consumi artificialmente migliorati) sono destinate a crescere con il passare del tempo: se nel 2001 erano dell’8%, avevano raggiunto il 31% nel 2013 e in assenza di cambiamenti toccheranno il 50% nel 2020. Come mai tanto interesse da parte degli yankee, direte. Semplicemente perché dalle risultanze dei consumi dipendono anche le emissioni ufficiali di inquinanti, che valgono anche nei Paesi di esportazione, oltre al fatto che i consumi sono sempre più un argomento per far presa anche in Usa sulla clientela. Comunque, è allo studio un rimpiazzo, la Worldwide Harmonized Light Vehicle Test Procedure, portata avanti da parte dell’Unione europea, del Giappone e l’India secondo le linee guida di UNECE, il Forum Mondiale per l’Armonizzazione delle Regolamentazioni sui Veicoli, che dovrebbe essere completata nella sua ultima stesura nel 2015 e dovrebbe sostituire la normativa attuale entro il 2017. Ma sotto sotto le Case tentano di resistere, per loro dichiarare meno è sempre un vantaggio.

Ora tocca agli scooter
Dopo le auto, ora le due ruote: gli incendi degli accumulatori al litio aprono un caso in India, dove la crescente diffusione degli scooter elettrici