Che i cinesi credano davvero nella propulsione elettrica è ormai assodato, quantomeno per l’alto di gamma. Così al CES 2017 di Las Vegas ha debuttato la Faraday Future FF 91, prima crossover Suv del marchio cinese basato in Nevada, tra i cui proprietari figura quel Jua Yueting che tramite la sua LeEco ha presentato al salone di Pechino 2016 la LeSee. E la piattaforma su cui la vettura è basata è proprio la stessa della concept cinese: una struttura flessibile destinata ad accogliere diverse formule di carrozzeria e motorizzata con la stessa potenza complessiva di 1.065 CV. Sterzatura e trazione integrali, torque vectoring, ruote da 22 pollici e batteria da 130 kWh completano il quadro tecnico, con un sistema di ricarica impostato alla massima flessibilità che consente di “riempire” la batteria tanto con la rete Usa a 110 V quanto con quella europea a 220 o 240 V (5 ore per raggiungere il 50% della capacità in questo caso) per giungere alla soluzione ultrarapida da 200 kW in corrente continua (per la cronaca, la potenza impiegata in Italia da più di 66 appartamenti). Tanta potenza per prestazioni da ipercar, quantomeno in accelerazione: la Casa dichiara infatti uno 0-60 Mph (96 km/h) in appena 2,39 secondi, ma glissa sulla V max. L’autonomia è di oltre 600 km ed è prevista la guida automatica; dentro un tripudio di connessioni e comfort con un imponente abitacolo dalla cubatura di 2.473 litri. Dietro tanto sensazionalismo e la dichiarata volontà di porsi in conflitto con Tesla, aleggiano però rumors di scarsa solidità finanziaria, pare infatti che Faraday sia in arretrato con i pagamenti per l’area produttiva. Sarà mica per questo che sul sito per la prenotazione della FF 91 si chiede un acconto di 5.000 $ (non a fondo perduto) ma non si precisa il prezzo della vettura? In ogni caso le prime consegne sono previste per il 2018.

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