Non esiste che un marchio tedesco non porti qualcosa di tosto al salone di Francoforte. E per non smentirsi BMW presenterà là il prossimo settembre le nuove M3 e M4, che avranno un orizzonte produttivo almeno fino al 2028 nonostante il marchio punti abbastanza nettamente a elettriche e ibride. I nuovi modelli, più leggeri mediamente di 64 kg, adotteranno sempre il 6 in linea turbo di 3 litri, che dovrebbe raggiungere in questa edizione i 480 CV accoppiato al cambio automatico ZF a 8 rapporti. La precisazione è d’obbligo, perché sarà disponibile anche una entry level leggermente depotenziata, 460 CV, dotata di cambio manuale a 6 marce. La notizia sarà una goduria per i puristi e la riduzione di potenza pare sia legata più che al marketing alla necessità di adattare il vecchio cambio alle prestazioni del motore, un lavoro di fino necessario perché i ridotti numeri delle M non giustificano il costo di installazione di un nuova unità di questo tipo. Altra novità, la disponibilità del sistema di trazione integrale M xDrive della M5 con la possibilità di disattivare l’anteriore; le versioni standard saranno comunque a trazione posteriore. Previste anche, più avanti, anche le versioni CS e CSL.

Tempi elettrici
Il test di accelerazione con la Kia EV6 GT mostra che una crossover elettrica può competere tranquillamente con una supercar. Fino a non molto tempo