Alzi la mano chi ha capito quando lo UK se ne andrà dalla UE. Tra governi caduti, possibili ulteriori referendum ed enormi questioni economiche ancora in ballo, la Brexit non è ancora all’orizzonte. Ma se almeno l’antico spirito brit non è andato perduto, una decisione presa dal parlamento (su referendum) da quelle parti si rispetta e pur con rinvii e acrimonie, il distacco avverrà. Dal coro di istituti bancari, società di trading e aziende produttive che stanno esaminando con attenzione lo status per decidere se, quando e come andarsene dal suolo del Regno Unito, sorge però una voce in counterpoint, quella di Rawdon Glover direttore vendite di Jaguar-Land Rover in loco. Secondo il nostro l’uscita del paese dall’Europa sarà un vantaggio per l’azienda, poiché a suo parere il costo della mano d’opera potrebbe addirittura scendere, rendendo così il territorio inglese sede attraente per le manifatture. Un’opinione senza dubbio carica di ioni positivi ma d’altronde poco supportata da statistiche e analisi, tanto che l’ad Ralf Speth ritiene possibile un aggravio di costi di 60 milioni di sterline al giorno in caso di Brexit no-deal, il caso peggiore che tuttavia sembra sempre più inevitabile. Se aggiungiamo al conto i 4.500 licenziandi dal gruppo, si direbbe che Glover abbia davvero una odd opinion. Che sappia qualcosa che l’ad non sa?

Un duo ex-Ferrari a Gaydon
Amedeo Felisa, in precedenza ad del Cavallino, assume il comando di Aston Martin; lo affiancherà da giugno Roberto Fedeli, direttore tecnico a Maranello fino al