Gli head-up display sono indubbiamente il trasferimento dalla tecnologia aeronautica a quella automobilistica più riuscito. La loro capacità di fornire informazioni senza distrarre dalla visuale di guida ne fa inoltre l’evoluzione logica di ogni interfaccia, contrastata solo dall’elevato costo della soluzione, che ne limita per ora il montaggio solo su modelli di gamma più elevata rispetto alle utilitarie. Nel frattempo i sistemi evolvono: in particolare, la sovrapposizione della proiezione delle informazioni alla tecnologia 3D e alla realtà virtuale può rendere gli head-up display ancora più efficaci. E’ l’argomento in sviluppo all’Università di Cambridge nell’ambito di un progetto sponsorizzato da Jaguar-Land Rover, che ha dato vita a un consorzio per individuare il sistema informativo ideale non solo per le auto odierne ma anche per quelle di domani. Attualmente lo stato dell’arte è giunto alla piena integrazione dei sistemi di infortainment, che permetterà ai passeggeri immagini personalizzate tridimensionali e una visuale specifica diversa da quella del guidatore per ciascun occupante. Per chi guida ci sono poi le indicazioni legate alle condizioni della strada e del traffico che si sovrappongono virtualmente alla visuale, orientando ed evitando code e imbottigliamenti. Il grado di sviluppo dei sistemi è già molto avanti, ma JLR non ha ancora dato indicazioni per il primo montaggio su una propria auto.

L’automobile domani
Per quanto diverso da quello tradizionale sia stato sinora l’approccio all’auto elettrica, nessuno prima della REE aveva sfruttato così a fondo le possibilità offerte dalla