Le notizie relative ai piani di sviluppo (???) di FCA in Europa si susseguono, anche se lo status di abbandono di Lancia, di quasi abbandono di Alfa Romeo e la ridda a volte contraddittoria di info su Fiat mettono serie ipoteche sulla credibilità anche solo a medio termine degli annunci. I più recenti riguardano la gamma 500, che a partire dal 2020 dovrebbe essere prodotta in veste unicamente elettrica (un po’ come smart). Stanti le dichiarazioni di fine luglio, se ne deduce quindi che le ibride dovrebbero fare da trait d’union nel corso di questi mesi; decisamente poco remunerativo a fronte dell’allestimento di catene produttive e gruppi motore. La gamma modelli dovrebbe essere poi completata da una versione wagon che riesumi il nome Giardiniera e da una nuova 500X. Passando alla Panda, attesa con il nuovo modello per il 2021 con un profilo in linea con la Centoventi, entro il 2023 avrà pure una versione elettrica, realizzata con batterie modulari per ridurre i costi. Ciliegina sulla torta la Tipo, che dovrebbe risorgere per non abbandonare del tutto il segmento C che, ricordo, è ancora quello che fa guadagnare le Case. Sicuramente lo spazio commerciale per modelli di grande diffusione e costo ragionevole esiste; un po’ il ritorno al vecchio claim delle Fiat che “andavano sempre” e “si riparavano con un cacciavite”, anche se con tutta l’elettronica delle auto moderne la resilienza va rivista in chiave più high tech. Certo è che FCA deve fare presto a trovare una strada maestra, perché il resto del mercato evolve rapidamente.

Tempi elettrici
Il test di accelerazione con la Kia EV6 GT mostra che una crossover elettrica può competere tranquillamente con una supercar. Fino a non molto tempo