Lei è Amie DD, occupazione sviluppatrice di software. Auto posseduta, una Tesla Model 3. Come probabilmente sapete, le Tesla non si aprono con una chiave (che banalità!) ma mediante lo smartphone oppure con una scheda che contiene un chip. Amie proprio non ce la faceva a stressarsi con queste procedure troppo antiche e così ha deciso di farsi impiantare sotto pelle il chip RFID, che è stato introdotto nel suo braccio sinistro mediante un piccolo cilindro contenitore e un ago cavo; costo dell’operazione 99 dollari. Ora il braccio di Amie è gonfio per gli esiti del piccolo intervento, ma la programmatrice è certa che la sua scelta farà scuola, quantomeno in un certo ambito. Un viatico per il futuro, quindi: l’evoluzione del concetto sarebbe quella di farsi impiantare un intero telefono sotto pelle, così da non doversi nemmeno più preoccupare di muovere il dito sullo schermo per rispondere alle chiamate.

Tutta sua la città
Anche Renault, dopo Citroen, annuncia l’ingresso nella micro mobilità urbana. Si chiama EZ-1, è una due posti lunga 2,3 metri e per ora è solo