Secondo quanto confermato dalle stesse Case, Aston Martin e Mercedes hanno appena stipulato un nuovo accordo per accrescere i loro legami azionari e industriali.

I due marchi hanno infatti recentemente firmato un’intesa per allargare la loro collaborazione tecnologica, nata nel 2013, per la fornitura di V8 della Amg, permettendo al gruppo tedesco di diventare uno dei maggiori azionisti di Aston Martin.

L’ultimo step dell’accordo permetterà alla società di Gaydon di utilizzare molte delle tecnologie Mercedes, tra cui motori ibridi ed elettrici di ultima generazione, oltre a componentistica varia per tutte le novità che vedremo da qui al 2027.

In cambio, Aston Martin emetterà a favore di Mercedes azioni per un valore complessivo di 286 milioni di sterline (circa 316 milioni di euro) nei prossimi tre anni. Così facendo il colosso di Stoccarda salirà fino al 20% del capitale della Casa britannica. Una quota di partecipazione che, secondo i responsabili del marchio tedesco, in ogni caso non subirà ulteriori aumenti.

L’ultima variazione societaria fa sì che ai vertici di Aston Martin approdi Tobias Moers, ex numero uno di Amg. Contestualmente il marchio britannico ha annunciato una nuova ricapitalizzazione. Questa volta Aston vorrebbe aggiungere 125 milioni di sterline (pari al 13,7% del capitale sociale): di questi 83,3 milioni saranno versati, da alcuni investitori finanziari.

Inoltre verranno sottoscritti titoli da fondi comuni e da un consorzio di imprenditori con a capo l’attuale presidente di Aston Martin, il noto magnate canadese Lawrence Stroll già maggior azionista della Casa e, tra l’altro, proprietario del team di F1 Racing Point. Questa ricapitalizzazione, unita ad altre operazioni, dovrebbe consentire di incassare ulteriori 500 milioni, rafforzando le finanze e favorire un nuovo piano di crescita.

Alla luce di questi accordi il gruppo inglese si è posto limiti piuttosto ambiziosi, prevedendo un’espansione, entro il 2025, dei volumi di vendita che crescerebbero dalle 5.862 unità del 2019 fino a 10 mila unità. Allo stesso modo i ricavi salirebbero da 997 milioni a quasi 2 miliardi di sterline con un margine operativo lordo da 134 milioni a 500 milioni.
