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Il “vero” futuro di VW

La famiglia ID di vetture elettriche sta appena prendendo slancio, ma il gruppo si sta già preparando per la prossima fase di sviluppo.

Si chiama Project Trinity e il primo teaser rilasciato da VW mostra le sue linee guida; la silhouette è quella di una vettura dal profilo crossover con andamento pseudo-coupé del corpo vettura.
Il progetto Trinity è un pilastro chiave della strategia a lungo termine che Volkswagen ha chiamato Accelerate, creata per operare in un mercato in evoluzione e competere con Tesla che proprio ora sta costruendo la sua Gigafactory a Berlino. Il progetto prevede non solo lo sviluppo della tecnologia dell’elettromobilità, ma anche la transizione verso una nuova elettronica e innovativi processi di produzione.

Volkswagen Project Trinity è quindi una berlina elettrica che promette di rivoluzionare il settore con autonomia elevata, tempi di ricarica estremamente brevi, un sistema di produzione rivoluzionario e tecnologie di guida automatizzata di livello 4 estremamente avanzate.
Per quanto riguarda la ricarica, VW promette tempi paragonabili a quelli del rifornimento di auto con carburanti liquidi anche se l’affermazione non è supportata da dati tecnici obiettivi. Un altro aspetto interessante è l’intenzione di cambiare i modelli di business e produzione. L’azienda afferma che produrrà molte meno varianti, riducendo la scelta dei consumatori ma risparmiando sui costi di produzione. I futuri modelli di auto avranno già tutto a bordo e l’utente potrà pagare per scegliere cosa attivare. Saranno prodotti con un numero significativamente inferiore di varianti e hardware ampiamente standardizzato, determinando così vetture che avranno praticamente tutto a bordo e spetterà ai clienti l’attivazione on demand tramite l’ecosistema digitale dell’auto. Ciò ridurrà notevolmente la complessità nella produzione. Dopo Volvo, anche VW abbraccia quindi il modello Tesla, ma con l’escursione tutta teutone anche in quello Mercedes per quanto riguarda la capacità di fare margini a fronte di una produzione in netto calo.

Personalmente non sono convinto che il cliente sarà così disponibile a confrontarsi con l’automobile nello stesso modo con cui si rapporta a un videogioco; questione di valori ma anche di soldi, visti gli importi in gioco. Il fatto che Tesla operi in questo modo è legato inoltre a un cluster limitato e non certo di massa; un generalista come VW non può pensare tout court a ridisegnare la propria mission su una nicchia, che inoltre si mostra sempre più affollata visto il tentativo di parecchi costruttori a rientrarci.
C’è inoltre il problema incombente della cybersecurity, che oltre a minare l’uso sicuro dell’auto espone un costruttore che segue l’iter previsto da Accelerate al danno economico legato agli attacchi di hacker che sblocchino a costo zero le opzioni di un’auto acquistata con un pacchetto base.
Un aspetto non secondario, quindi, ma Volkswagen comunque va avanti e afferma che la produzione dell’auto inizierà nel 2026 nello stabilimento di Wolfsburg.

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