Colonnine di ricarica nei parchi nazionali e nelle aree montane. La svolta del costruttore Usa per sdoganare le elettriche in fuoristrada.

Rivian è forse la più promettente tra le newco in campo elettrico. Grazie agli accordi con Amazon e Ford, infatti, mostra una solidità che promette la concreta rivalità con Tesla sul piano dei prodotti. Sappiamo tutti però quanto la concorrenza tra costruttori si incentri anche sui sistemi di ricarica e, soprattutto, sulla loro distribuzione territoriale.

Ecco perché la notizia dell’intenzione di Rivian di creare una propria rete di colonnine è degna di nota. Soprattutto perché, contrariamente al network dei superchargers Tesla, quella destinata ai pickup R1T e alla Suv R1S, avrà una logistica del tutto differente, con una predilezione per le installazioni in zone montane e aree ricreative naturali. Rivian, insomma, si sta peroccupando di fornire punti di ricarica ai fuoristradisti, fetta sostanziosa dei possibili acquirenti dei suoi veicoli.

Il programma Adventure Network è ambizioso: prevede infatti 3.500 stazioni rapide a corrente continua, le prime 600 entro il 2023, con la potenza di ciascuna centralina di 200 kW, che in seguito potrebbe crescere fino a 300 kW. Con queste potenze è possibile acquisire un range di 225 km in soli 20 minuti con il benefit addizionale della gratuità, ma solo per i possessori di vetture Rivian. La scelta delle collocazioni è in corso di implementazione, ma si basa sempre sulla capacità di fornire punti di ricarica che consentano l’utilizzo dei veicoli su percorsi offroad adiacenti.
Parallelamente la società sta portando avanti lo sviluppo dei suoi Waypoints, caricatori in corrente alternata che sfruttano la rete a 240 V sul territorio Usa, con potenza di 11,5 kW e la capacità di fornire un’autonomia di 40 km per ogni ora di connessione. Rivian pianifica la loro collocazione nelle adiacenze di ristoranti, negozi hotel e parchi con la possibilità di libero utilizzo per tutti ma gratuito solo per Rivian owners. I primi impianti saranno collocati nei 42 parchi nazionali del Colorado grazie a un accordo con la società che li gestisce e alla collaborazione con la Wildlife Commission. Inizio a luglio.