Nel mondo dell’auto dev’essere successo qualcosa di grosso di cui non siamo a conoscenza. Che potrebbe spiegare il radicale cambio di atteggiamento dell’ad di Stellantis.

Preoccupato dalle voci che Stellantis sia un passo indietro sulla tecnologia delle auto elettriche, l’ad Tavares ha risposto con un epocale cambio di atteggiamento: “Siamo già a tutto gas sui veicoli elettrici. Crediamo che tali veicoli sanno presto protagonisti del mercato, anche perché riteniamo che molti stati vieteranno i motori a combustione.- Pertanto, anche ibride plug-in e ibride leggere scompariranno dal nostro mercato. Quindi non stiamo più pensando a sviluppare questi motori “.
Una netta inversione di tendenza rispetto alle dichiarazioni di poche settimane addietro, quando Tavares metteva in guardia sui rischi sociali e ambientali della scelta elettrica.

La svolta abbraccia anche alcune prospettive di tendenza illustrate da VW con il progetto Trinity, vista l’intenzione di semplificare le linee di prodotto e di mettere sul mercato sistemi di ricarica davvero veloci, paragonabili a un rifornimento classico odierno.
Cosa abbia provocato un dietrofront così rapido è tutto da scoprire. Faccio qualche ipotesi. La consapevolezza definitiva che gli organismi regolatori non arretrerano di un passo sulla strada delle zero emissioni. Oppure, notizie certe di finanziamenti pubblici/europei di portata epocale per tale sviluppo. O ancora una novità più high tech, l’accesso a una nuova tecnologia degli accumulatori che consente un incremento sensibile del massimo amperaggio sopportabile senza stress dall’accumulatore in ricarica.
Ma saperlo cambia qualcosa?