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Dal telefono all’auto…

L’ingresso sul mercato con gli smartphone, poi valige, aspirapolvere, purificatori d’aria e infine monopattini. Ora Xiaomi fa il salto verso le automobili.

Xiaomi, il colosso cinese della telefonia, ha annunciato lo sviluppo di una linea di vetture elettriche con il proprio brand, seguendo quindi il tracciato di Apple, Huawei, Sony e Foxconn. L’azienda conta sulle sue enormi disponibilità finanziarie, tanto da investire 66 miliardi di CNY nell’impresa, circa 10 miliardi di dollari, nel corso dei prossimi 10 anni.

Xiaomi è il terzo produttore mondiale di smartphone e intende fondere dunque le competenze acquiste nel campo dell’elettronica e della tecnologia dell’informazione e della comunicazione con il modello tradizionale dell’industria automobilistica. La notevole esperienza nella produzione, nei servizi Internet basati su hardware, nel software e la presenza in altri Paesi aiuteranno senza dubbio la nuova avventura economica.
Il marchio Xiaomi ha avuto infatti una crescita esponenziale negli ultimi tre anni, facendosi strada in 35 mercati con oltre 9 milioni di telefoni venduti in tutto il mondo nel solo 2020. L’ultimo smartphone, Mix Fold, un prodotto pieghevole, mostra il livello tecnologico raggiunto dall’azienda.

L’ingresso di Xiaomi nel segmento dei veicoli elettrici, che potrebbe avvenire con il brand POCO utilizzato sinora solo per i telefoni, si presta ad alcune considerazioni sul futuro dell’automotive. Innanzitutto sul Paese dal quale proviene l’azienda, che sta manifestando ormai tutta la sua aggressività commerciale. Per molto tempo la Cina ha avuto una evoluzione sotto tono in Europa, ma ora l’attacco al mercato è palese, con prodotti high tech che hanno dalla loro un rapporto qualità/prezzo insuperabile dalle aziende del Vecchio Continente. E’ damping, certo, ma è anche probabile che il prezzo delle auto elettriche scenda nettamente nel prossimo futuro e in buona parte per merito dei cinesi.

Il fatto poi che ogni produttore di elettronica si senta in grado di fare automobili la dice lunga su quanto le quattro ruote siano divenute (tristemente) un elettrodomestico. Delle vetture si vantano ormai solo il grado di connessione e le amenities, trascurando bellamente dati tecnici e prestazioni, sempre meno importanti per la vendita anche se a lungo andare la tendenza a risparmiare sulla dinamica di guida potrebbe mettere in crisi la sicurezza.
Un esempio? La fisica insegna che per migliorare la tenuta di strada occorre ridurre il peso e specificamente le masse non sospese. Bene, le auto elettriche pesano come piccoli blindati e sono all’orizzonte modelli con i motori incorporati nelle ruote. Saranno più sicure delle attuali? Niente paura, tanto a guidarle ci penserà l’intelligenza artificiale.

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