Chiusa la storia con Elise, Exige ed Evora, arriva la Emire. Che però sarà l’ultima Lotus della storia prodotta con un motore a benzina.

Lotus ha rivelato i primi dettagli della Emira, la nuova auto che sostituirà praticamente tutti i modelli attualmente in listino e che debutterà il prossimo 6 luglio, anche se le vendite non inizieranno prima del 2022 ma più probabilmente nel 2023.
Attualmente sono in prova alcuni prototipi dotati della nuova meccanica installata in un corpo vettura Evora, ma i teaser mostrano un design fortemente influenzato dalla supercar elettrica Evija, anch’essa in fase di sviluppo.

Anche con la proprietà cinese (Geely, ricordo) alla Lotus le buone vecchie abitudini brit non cambiano, in particolare quella di non buttare mai nulla. Così la nuova auto utilizza ancora la piattaforma in alluminio estruso e incollato della Elise lanciata nrl 1996, pur aggiornata e ora denominata Elemental. Tra i principali cambiamenti la riduzione dello spessore dei brancardi, che rendevano sulle Elise abbastanza laboriose le operazioni di ingresso e uscita nell’abitacolo.
Il gruppo motore adotterà le già note unità a 4 e 6 cilindri a V, nel secondo caso il propulsore di produzione Toyota da 3,5 litri di cilindrata che dovrebbe erogare circa 440 CV, mentre il quattro cilindri dovrebbe stare attorno ai 300; nessuna soluzione ibrida, comunque.

Il futuro elettrico è dunque segnato, anche perché il nuovo ad Matt Windle ha precedentemente lavorato per Tesla e partecipato proprio allo sviluppo della prima Roadster del brand Usa che, come molti ricorderanno, si basava sulla scocca di una Elise.