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Tesla sotto indagine

La Casa yankee chiede parecchio denaro per abilitare l’Autopilot sulle aue auto. Ma per alcuni senatori Usa c’è sotto un inganno.

Dal senato americano arriva la richiesta ufficiale alla FDT, Federal Trade Commission, l’ente che controlla il commercio nel Paese, di una indagine ufficiale sulla vendita ai clienti di Tesla del sistema di assistenza alla guida, l’Autopilot. La questione risiede nel modo in cui Tesla ha addebitato ai clienti migliaia di dollari per quella che definisce “capacità di guida autonoma completa”, nonostante l’acquisto di quel pacchetto non renda le auto dell’azienda davvero autonome.
Secondo il claim, il marketing di Tesla ha ripetutamente sopravvalutato le capacità dei suoi veicoli e tali dichiarazioni rappresentano sempre più una minaccia per gli automobilisti e gli altri utenti della strada. La richiesta arriva mentre l’amministrazione Biden ha aumentato il controllo delle aziende tecnologiche e all’inizio di questa settimana, la NHTSA, National Highway Traffic Safety Administration, ha annunciato un’indagine sulla tendenza del pilota automatico Tesla a schiantarsi contro i veicoli di emergenza parcheggiati.

Il CEO di Tesla Elon Musk ha passato anni sostenendo che le auto della sua azienda erano sul punto di essere in grado di guidare da sole senza alcun intervento umano, ma tale funzionalità non è mai arrivata. Nel 2015 affermava che le Tesla completamente autonome erano a soli due anni di distanza; nel 2016, Tesla che tutte le sue nuove auto avevano l’hardware necessario per raggiungere questo obiettivo e che occorreva solo un po’ più di tempo per scrivere il software.
Da allora Tesla ha creato un nuovo computer di cui avrebbero avuto bisogno le auto più vecchie e contemporaneamente ha iniziato a offrire ai clienti un’opzione “Full Self-Driving” all’acquisto, chiedendo loro di pagare in anticipo per avere in un giorno imprecisato del futuro un’auto completamente autonoma.
Alla fine del 2018, Tesla ha ritirato questa opzione dal sito, con Musk che ha ammesso di aver causato “troppa confusione. Ma solo pochi mesi dopo ha nuovamente promesso che la piena autonomia sarebbe stata disponibile entro la fine del 2019. Da allora, Tesla ha continuato ad addebitare denaro per l’opzione “Full Self-Driving” – il prezzo attualmente è di 10.000 $ se la acquisti ordinando l’auto. Ciononostante la società è esplicita sul suo sito Web, affermando che l’opzione non rende le sue auto completamente autonome, anche se al momento della stesura promette ancora che la funzionalità sarà disponibile entro la fine dell’anno.

Insomma un continuo posticipare un evento che attualmente non si concretizza, tanto più che crescono i costruttori che abbandonano questa tecnologia perché ritenuta poco sicura. Le numerose affermazioni di Musk, così come la beta e un video pubblicato nel 2019 che mostra una prima versione del software Full Self-Driving che naviga nelle strade della Baia di San Francisco, costituiscono la maggior parte di ciò che i senatori citano nella loro lettera di denuncia. Sostengono che Tesla è stata fuorviante nella sua pubblicità di Autopilot e Full Self-Driving e temono che le funzionalità di pilota automatico non siano così mature e affidabili come la società presenta al pubblico. Musk ha persino ammesso che i conducenti possono essere troppo compiacenti quando utilizzano le funzioni di assistenza alla guida di Tesla. Ma per anni gli è stata consentita una forma passiva di monitoraggio del conducente solo quando è attivato il pilota automatico. Far pagare migliaia di dollari per una funzionalità che non esiste del tutto e allo stesso tempo testarla in versione beta nel mondo reale, dopo aver passato anni a spostare l’obiettivo per la creazione di un’auto autonoma, sta sicuramente ancora causando confusione.
Attendiamo ora l’evolversi della questione.

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