Le acquisizioni determinano ruoli specifici per i singoli brand. A Subaru, nell’orbita Toyota, tocca quello di supporto per le nuove tecnologie.

La sinergia è iniziata con le Toyobaru, le GR 86 o BRZ costruite in collaborazione. Ora si replica con le elettriche ed ecco il debutto della Subaru Solterra, clone della Toyota BZ4X. La Solterra, che non ha relazione con la quasi omonima città toscana, ha le dimensioni di una Forester in termini di dimensioni (4.690×1.860×1.650 mm) con il passo leggermente più lungo, 2.850 mm, che implica una di poco maggiore abitabilità per i passeggeri dietro.
Alla base della Solterra (e della BZ4X) c’è la piattaforma EV sviluppata da Toyota; Subaru mette invece la sua competenza nei sistemi 4WD, che nello specifico si estrinseca nella presenza del selettore X-Mode sulla consolle. Ovviamente, trattandosi di una EV, il dispositivo agisce unicamente in via elettrica sui sistemi di bordo, agendo sui due motori da 80 kW cui spetta la trazione sui rispettivi assi.

La piattaforma eSGP prevede un pacco batteria da 71,4 kWh che lavora alla tensione di 355 V e, quantomeno sul mercato europeo, la disponibilità della sola trazione integrale, mentre per il mercato Usa è previsto anche un modello a trazione anteriore. La potenza complessiva di 217 CV permette un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi; l’autonomia secondo il ciclo WLTP a standard giapponese, è di circa 460 km.
Sulla vettura è installato un caricatore da 6,6 kW che lavora in corrente alternata, ma la Solterra accetta anche l’ingresso in corrente continua fino a 150 kW, il che teoricamente permetterebbe una ricarica all’80% in 30 minuti.
In aggiunta sembra ci sarà anche un pannello solare montato sul tetto per alimentare i servizi a basso consumo.

L’interno rivela la progettazione comune, con lo stesso cruscotto imbottito Toyota e un ampio touchscreen in cima alla consolle centrale, con un pannello strumenti digitale dietro il volante.
La Solterra debutterà sul mercato europeo entro la metà del 2022.