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Tesla tunnel crescono

Per mostrare la validità del concetto, The Boring Company, la società di Elon Musk che si occupa di dare un’alternativa ai mezzi urbani, durante il SEMA ha fornito ai giornalisti la versione 2.0 del suo servizio navetta

Dalla West Hall del Las Vegas Convention Center a South Hall, una distanza di 0. 8 miglia, circa 1,3 km. Questa la lunghezza del tunnel realizzato dalla società di Elon Musk sotto la città del Nevada, aggiornato all’ultima versione per il SEMA show, il salone dell’elaborazione Usa.
Nel layout precedente il tunnel, del diametro di 3,66 m alla circonferenza interna e 4,27 all’esterno, aveva il fondo dotato di sporgenze laterali di cemento che correvano per tutta la sua lunghezza. Le ruote delle Tesla Model X adottate a mo’ di navetta erano quindi dotate di un carrello a molla che allineava la vettura al tracciato, facendola però rimbalzare a ogni contatto e rendendo quindi piuttosto “avventuroso” e scomodo il viaggio. Quella sorta di binario in cemento nella versione attuale è scomparso; le vetture utilizzate, non più solo Model X, sono del tutto “normali”, ma condotte da un particolare software dell’Autopilot nel tunnel sotterraneo.

Il tracciato ha quindi una superficie piana in asfalto senza cordoli, è leggermente tortuoso e illuminato da luci colorate blu, verdi e rosse; la velocità massima è limitata a 40 mph, 64 km/h. I percorsi sono due, uno per ogni direzione, con tre fermate, una al centro con una piazzola per l’inversione di marcia e una a ciascuna estremità. Si tratta di fatto di un servizio dimostrativo per quello che sarà il Vegas Loop, un circuito lungo 29 miglia, 46,7 km, con 51 stazioni e una capacità di 57.000 passeggeri all’ora, che sarà finanziato anche senza l’intervento pubblico da The Boring Company.

È questo il futuro dei trasporti? Soddisferà probabilmente un’esigenza specifica in aree urbane dense come Las Vegas, ma sinceramente ho i miei dubbi che la soluzione sia esportabile al di là di servizi navetta specifici. I commissari della contea di Clark di Las Vegas che hanno approvato il loro “Vegas Loop System” di tunnel per collegare gli hotel, il centro congressi e persino l’aeroporto sostengono la validità del progetto. Lungo il percorso puoi andare dritto dove vuoi, non ci sono semafori, non ci sono segnali di stop, non ci sono stazioni a cui devi fermarti, quindi il viaggio è in queste condizioni è comodo e veloce. Ma la domanda è: “Una metropolitana non farebbe la stessa cosa in modo più efficiente”?

Infine, i tunnel sono davvero claustrofobici e non sono sicuro che l’illuminazione colorata eviti del tutto la sgradevole sensazione di sentirsi inghiottiti dalla terra. E se occorressero continui slarghi per evitarla, ho la sensazione che i costi, già ora assai elevati, andrebbero fuori controllo. Senza contare che dovrebbe essere possibile percorrere ogni tunnel con qualunque auto, elettrica, certo, per evitare di gassare i tunnel, ma probabilmente non fornita del software adatto a una guida automatica che richieda l’elevatissima precisione necessaria per evitare contatti con le pareti.
Insomma un’atra sparata alla Musk, virtuale nel concreto come molte delle sue idee; conto in banca a parte.
Sul sito di The Boring Company c’è ancora la sezione dedicata al lanciafiamme…

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