Koenigsegg evolve in campo elettrico: non più solo esclusive ipercar ma con il nuovo motore anche tecnologia chiavi in mano per l’industria.

Koenigsegg, ormai saldamentre affermata nel suo ruolo di costruttrice di ipercar, ha iniziato a sviluppare il business anche sul versante dell’engineering. E vista l’aria che tira, concentra i suoi intenti di sviluppo sulla parte elettrica e in particolare sui motori, con la presentazione della nuova unità Quark. Il propulsore è stato sviluppato per la Gemera, ma l’azienda svedese di Angelholm intende offrirlo anche sul mercato, forte dell’esclusiva circuitazione che riduce peso e dimensioni, ma con potenza specifica molto elevata. L’erogazione è infatti di 250 kW (340 CV circa) con una coppia di 600 Nm, ma il peso è di appena 30 kg per le unità installate sulla Gemera e scende a 28,5 kg nelle versioni prive degli elementi extra previsti per la trasmissione della vettura.

Il layout degli avvolgimenti combina una struttura a flusso radiale caratterizzata da alta densità di potenza e una assiale ad alta densità di coppia per ottenere l’equilibrio ideale tra i due parametri in una struttura compatta. Impiega acciaio aerospaziale per l’albero interno, mentre il rotore è prodotto utilizzando la tecnologia a fibra di carbonio cava Aircore brevettata da Koenigsegg, la stessa usata per i cerchi che equipaggiano le supercar svedesi.

Il passo successivo è quello dell’unione di due motori Quark con un inverter a 6 fasi, anch’esso prodotto dal brand. Ciò dà vita all’unità Terrier, studiata per fornire un completo sistema di erogazione e trasmissione, in grado di erogare il torque vectoring su qualunque vettura. L’intero gruppo ha una potenza di 500 kW (679 CV), con una coppia massima di 1.100 Nm e un peso di soli 85 kg.
Koenigsegg spera che i suoi prodotti possano trovare collocazione in altri settori, proponendone il potenziale uso nelle industrie aerospaziale e marina grazie a semplicità e modularità della soluzione.