Il futuro delle sportive sembra ormai inevitabile transiti forzatamente per l’elettrico, ma con diversi approcci: i costruttori che fanno numeri importanti come GM con la Corvette e Ferrari scelgono veicoli ibridi, mentre per le piccole aziende, TVR, Lotus, il passaggio è direttamente agli EV.

Certo, la differenza è facilmente spiegabile alla luce degli sviluppi fatte dalle aziende sui motori a combustione. Chevrolet ha pure investito per un nuovo V8 e non vuole certo buttarlo alle ortiche in favore di un motore elettrico, ma piuttosto aggiungere quest’ultimo al sistema di trazione, realizzando così una Corvette che sarà forse anche plug-in. In questo caso si ottengono quindi numerosi vantaggi, il più evidente dei quali è dotare la più famosa sportiva a stelle e strisce di un’inedita trazione integrale, come si può notare dal video nel quale le ruote anteriori slittano alla partenza.
La vettura sarà basata sulla piattaforma Ultium, quella adottata per la Hummer elettrica, il che fa capire a che livello sia arrivata la diversificazione di queste strutture, vista la progettazione iniziale per una fuoristrada di 3 tonnellate. Comunque, in questo caso la somma dei 680 cavalli del’unità aspirata V8 centrale che agisce sulle ruote posteriori e della potenza erogata dal motore elettrico anteriore potrebbe raggiungere i 1.000 CV, facendo così della Corvette EV la più potente di sempre prodotta direttamente dalla Chevy.

Diversa la storia della TVR, la cui recente rinascita con la nuova Griffith dotata del V8 di origine Ford è ancora tutta da scrivere. L’azienda, alle prese con difficoltà di vario genere, ma principalmente finanziarie, ha annunciato quasi contemporaneamente un ritardo nella messa sul mercato della Griffith e una versione completamente elettrica della stessa vettura per il 2024.
E’ piuttosto comprensibile dunque come per un piccolo costruttore saltare il fosso e passare direttamente alle EV rappresenti una notevole semplificazione rispetto alle laboriose procedure di messa a punto di una unità termica (anche ibrida), visto che poi quest’ultima in genere proviene da un fornitore esterno. Lo stesso concetto si può applicare anche alla Lotus, che con la Evija sfrutterà tutto il know how cinese Geely in campo elettrico mettendo da parte i motori Toyota e (pur se partecipati) AMG. Un vantaggio in termini di competitività che mette i piccoli costruttori in grado di rivaleggare quasi alla pari con quelli di maggior blasone.