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Ti inseguo, ti aggancio

L’uso del Grappler, rivisitazione del lazo in stile terzo millennio, comincia a estendersi in tutti i corpi di polizia degli States.

Ne parlavo già nel 2019 e il dispositivo è nato addirittura tre anni prima. Il Grappler, agganciatore nella nostra lingua, sta diventando di uso comune in molti corpi di polizia statunitense per bloccare la fuga delle auto che cercano di scappare da un posto di blocco.
Il dispositivo è strutturalmente semplice: una staffa a Y connessa al frontale dell’autopattuglia che si estende in avanti e regge una fettuccia di materiale tessile ultraresistente. Per esercitare l’azione di blocco occorre che l’inseguitore arrivi a tiro della ruota posteriore della vettura in fuga e rilasci la fettuccia, avvolgendo così la ruota in un groviglio che ne blocca la rotazione, mentre l’altro capo della cinghia rimane connesso all’auto della polizia. Efficace, come si vede nel video girato a Phoenix da un elicottero della Fox e in grado esercitare un’azione di blocco meno violenta dell’abituale sparatoria che gli agenti in genere praticano in questi casi.

Potrebbe diffondersi anche da noi? Non credo, dalle nostre parti gli inseguimenti sono assai meno rari, inoltre nelle nostre città si scappa più spesso a piedi.

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